CONSORZIO DI PROMOZIONE
TURISTICA DI CAMAIORE

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LA VIA FRANCIGENA

 

LA VIA FRANCIGENA O ROMEA IL TRATTO DA LUCCA A CAMAIORE

 

 

KM. 25 -

 

Tempo di percorrenza dalle ore 6 alle ore 8 (media da 3 a 4 Km. l’ora).

 

Questo itinerario è il più importante dal punto di vista storico, poiché ricalca quella che fu una delle principali vie dell’Europa nel Medioevo. Questa grande arteria stradale attraversava l’Italia centro-settentrionale, la Francia e giungeva in Inghilterra, ma da essa si dipartiva una rete capillare di altre vie che collegavano le principali città europee con Roma.

Camaiore, che nacque lungo e forse grazie alla via francigena, può vantare di essere una delle oltre ottanta tappe percorse nel 990 dal noto arcivescovo Sigerico, che partito da Canterbury, sua sede episcopale, raggiunse dopo diversi mesi di viaggio Roma, per poi rientrare in Inghilterra. Proprio nel suo viaggio di ritorno annotò nel suo diario, quale XXVII tappa, posta tra Lucca e Luni, la località di Campusmaior, l’attuale Camaiore. Dopo varie ricerche è stato anche individuato il tracciato camaiorese che da Lucca conduceva a Camaiore, e che ai giorni nostri è ancora possibile ripercorrere. Chi vuole provare questa suggestiva esperienza lo può fare se lascia l’auto a Camaiore, dove appunto terminerà l’itinerario, per prendere il pullman di linea per Lucca. Il tracciato da seguire è semplice, tenendo conto che si deve uscire da Lucca centro e dirigersi verso Nave. Quest’ultima località allude all’attraversamento del Serchio, che in epoca longobarda era reso possibile per mezzo di un’imbarcazione. Successivamente si costruì un ponte, che ha dato poi il nome alla località di Ponte San Pietro, dove sorsero una chiesa ed un ospedale. Da qui si prosegue per Carignano, si attraversa il territorio di San Macario in piano e si segue la via di fondovalle, passando dal luogo detto oggi “A Solferino”. Si giunge quindi alla chiesetta di San Michele, dove una lapide ne indica chiaramente la sua fondazione all’anno 1175, e dopo circa cento metri ci troviamo sul luogo denominato la Crocina. La strada da qui inizia a salire in direzione di Piazzano, dove già nel 1185 esisteva un ospizio per i pellegrini e i poveri “de subto Plothano”. Superato l’antico borgo di Piazzano si giunge al Passo delle Gavine . Da qui si scende rapidamente seguendo la mulattiera che si trova sulla sinistra, portandoci sul versante della Freddana. Ora il percorso è pianeggiante e segue una strada sterrata che ci conduce fino a Valpromaro.

 

 

IL TRATTO CAMAIORESE DELL VIA FRANCIGENA

 

Si parte dal borgo di Valpromaro, un’antica località, dove già dal 1121 esistevano una chiesa ed un ospizio dedicato a San Martino. Il piccolo paese si allunga sull’asse viario, a dimostrazione come esso si sia originato per la presenza della strada romea o francigena. Da Valpromaro si prosegue lungo la via provinciale con un’unica variante rappresentata dalla strada del Purgatorio, tratto originario della storica via, che incontriamo sulla sinistra. Quindi si rientra sulla Provinciale diretta a Montemagno. Da Valpromaro a Montemagno si percorrono circa 4 Km. e si giunge alla chiesa parrocchiale dedicata a San Michele, della quale si ha notizia nel 1129, che era unita al contiguo ospizio, nel medioevo al servizio dei poveri e dei pellegrini. Da ora in poi si scenderà fino a raggiungere Camaiore per mezzo di due diversi itinerari. Il primo si incontra poco dopo il secolare leccio che si trova nel paese di Montemagno, e si tratta di un sentiero in parte sterrato che permette di raggiungere Pontemazzori, da dove basterà immetterci sulla via Provinciale per arrivare a Camaiore. Il secondo prosegue sulla strada Provinciale fino ad incontrare dopo oltre un chilometro una deviazione posta sulla destra, a ridosso del guard rail, appena visibile, che ci permette di ritornare sulla Provinciale di fronte all’imbocco di Pontemazzori. Fino a qualche anno fa era possibile seguire ancora il tratto antico che conduceva a Nocchi per mezzo della via di Friano, ma attualmente è impraticabile per la rigogliosa vegetazione che ne impedisce il transito pedonale. Una volta immessi sulla via Provinciale si arriva fino alla via della Gattarella e qui, per chi lo volesse, si può deviare a sinistra per arrivare alla stupenda Pieve romanica di Santo Stefano di Camaiore, per poi riprendere la Provinciale in località Malborghetto. Siamo a questo punto a circa 1 Km. da Camaiore, visitato e citato nel 990 nel diario dell’arcivescovo di Canterbury Sigerico. La via francigena o romea attraversava il piccolo nucleo abitato altomedievale seguendo l’attuale Via IV Novembre. Si consiglia una visita alla Chiesa del Monastero di San Pietro “La Badia”, dove si pensa che abbia pernottato, come era in uso, il noto prelato inglese.  Da Camaiore si può seguire la segnaletica che conduce, con un percorso alternativo, lungo il fiume di Camaiore per poi deviare a destra verso Capezzano Pianore proseguendo lungo l’antica via della Stretta che termina nei pressi dell’ottocentesca Villa delle Pianore, dove nacque Zita di Borbone, l’ultima imperatrice d’Austria.